Bollo auto: quando e come pagarlo

Come si calcola il bollo auto

Il bollo auto è una tassa sulla proprietà del veicolo, dovuta da chi alla scadenza del termine utile per il pagamento ne risulta proprietario, a prescinder dal fatto che il mezzo venga messo in circolazione.

Il bollo auto varia a seconda della potenza del veicolo espressa in kiloWatt (non si considerano i decimali) che trovi sulla carta di circolazione o sul libretto. In pratica, per ottenere la tassa da versare ogni Regione stabilisce un importo da moltiplicare per il numero di kW del veicolo che aumenta con il crescere della classe ambientale dello stesso.

Dal 2019 per gli autoveicoli e i motoveicoli di interesse storico e collezionistico (devi avere il certificato di rilevanza storica rilasciato da Asi, Fmi o dai registri Storico Lancia, Italiani Fiat o Italiano Alfa Romeo) immatricolati da oltre 20 anni il bollo è ridotto del 50%. Ricorda che superati i trent’anni di immatricolazione il bollo non è più dovuto.

Il bollo va pagato ogni anno, in generale entro il mese successivo a quello della precedente scadenza. Solitamente la scadenza coincide con il mese di immatricolazione dell’auto.

Per verificare quanto devi pagare puoi consultare il sito della tua Regione, diverse amministrazioni hanno predisposto calcolatori che danno anche la possibilità di effettuare il pagamento on line. La tassa automobilistica, infatti, è gestita direttamente dalle Regioni e dalle Province autonome di Bolzano e Trento, ad esclusione della Sardegna e del Friuli Venezia Giulia che ne delegano la gestione all’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo è dovuta in base alla residenza del proprietario, per tutti i veicoli di cui risulta intestatario.

Oppure puoi far riferimento al sito dell’Agenzia delle entrate che offre dei servizi molto utili e gratuiti:

L’Agenzia delle entrate effettua il calcolo comprensivo di eventuali sanzioni e interessi dovuti al giorno in cui avviene il calcolo. Fai attenzione perché se fai il calcolo prima che sia scaduto il bollo il sistema fa riferimento alla precedente scadenza, quindi aspetta di arrivare nel periodo utile al rinnovo, che di solito coincide con il mese successivo a quello di scadenza.

Sul sito dell’Aci, è possibile calcolare gratuitamente il bollo partendo dalla targa del veicolo. Il sito dà anche la possibilità di pagare il bollo online, ma solo per alcune Regioni, questo servizio è però a pagamento.

Pagare il Bollo

Ci sono diversi modi per pagare il bollo auto, purtroppo però quasi nessuno di questi è gratuito:

  • Sportelli, Bancomat e home banking degli Istituti di Credito;
  • Sportelli di Poste Italiane dove è necessario, se non sono abilitati per il pagamento on line, indicare il numero di conto corrente postale della Regione cui si fa il versamento;
  • Tabaccherie abilitate aderenti al circuito Lottomatica o convenzionate con Banca 5 S.p.A.;
  • Ricevitorie Sisal abilitate;
  • Agenzie Pratiche Automobilistiche autorizzate, associate alle reti ACI;
  • Sportelli ACI o con BolloNet (servizio Internet di ACI)
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Se non paghi il bollo ovviamente la Regione può richiederti il mancato versamento maggiorato di sanzioni e interessi. Il termine di prescrizione, oltre al quale non può esser richiesto è il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui doveva esser fatto il pagamento. Quindi se non hai pagato nel giugno 2016 il termine è il 31 dicembre del 2019. Ovviamente in caso di contestazione da parte dell’amministrazione si sospendono i termini di prescrizione.

Chi non deve pagare il bollo auto

In alcuni casi il bollo auto non deve esser versato, questo può dipendere dalle caratteristiche del veicolo oppure dalla situazione del proprietario. Sono esenti dal bollo auto:

  • Veicoli ecologici (elettrici, alimentati a gas, a metano…) se individuati dalla normativa regionale di riferimento;
  • Ciclomotori e i quadricicli leggeri, detti anche mini car per i quali è dovuta la tassa di circolazione;
  • Veicoli utilizzati per il trasporto di persone con disabilità;
  • Veicoli ultratrentennali, per i quali l’esenzione scatta automaticamente senza bisogno di far comunicazioni. Per questi veicoli si paga la tassa di circolazione.

Oltre al bollo auto, è dovuta anche un’addizionale pari a 20 euro per ogni kW per veicoli di potenza superiore ai 185 kW.

L’addizionale è ridotta dopo cinque anni al 60%, dopo dieci anni al 30% e dopo quindici anni al 15% e non è più dovuta dopo venti anni dalla data di costruzione del veicolo. I periodi utili alla riduzione si calcolano a decorrere dal primo gennaio successivo a quello di costruzione.

L’addizionale non è dovuta se il veicolo è esente dal bollo auto.
Il versamento deve essere effettuato utilizzando il modello “F24 elementi identificativi” utilizzando il codice tributo 3364 (addizionale erariale alla tassa automobilistica). Pertanto il superbollo non viene versato insieme al bollo auto ma separatamente, anche se ne rispetta la scadenza.

Le Regioni possono ampliare i casi di esenzione, pertanto ti consigliamo di controllare sempre presso l’ufficio tributi o il sito della tua Regione.
Ricorda che la Tassa di circolazione è un importo fisso, dovuto per l’anno solare che quindi copre dal primo gennaio al 31 dicembre di ogni anno, a prescindere dal mese di immatricolazione del veicolo.

Per ulteriori informazioni chiama il numero 02.23327892.